20 aprile 2011

Concepire un maschio o una femmina?

Secondo recenti studi che hanno indagato sul sesso dei nascituri in relazione a comportamenti e abitudini dei genitori, si sono osservati dei legami che nulla hanno di certo ma che sembra contribuiscano a determinare se il "prossimo arrivato" sarà maschio o femmina.

Innanzitutto, è necessario sottolineare che ci sono delle basi scientifiche secondo le quali gli spermatozoi maschili, comunemente detti "Y" per la loro forma, sono più veloci di quelli femminili, detti "X", ma meno resistenti (quindi in percentuale, muoiono più presto). Un fattore che li penalizza, sembra essere legato al fatto che i genitori siano fumatori.
Se poi i rapporti avvengono nel periodo dell'ovulazione, aumenta la probabilità che nasca un maschio (meglio se vi sono più rapporti in giorni ravvicinati) perchè l'apparato femminile è nelle condizioni migliori per accettare il seme. Diversamente, gli spermatozoi maschili, meno resistenti, saranno svantaggiati. Per allungarne la vita, aiuta anche l'alimentazione, infatti assumere cibi alcalini (il contrario di acidi) fa sì che l'ambiente che incontrano sia meno acido possibile.
Cibi alcalini, quindi "maschili", saranno riso, carote, arance, tonno, ad alto contenuto di sodio, potassio, ferro, fosforo, al contrario, cibi "femminili" saranno latte, formaggi, orzo, fagioli, piselli, funghi, albicocche, contenenti calcio e magnesio.

Altra questione riguarda il periodo dell'anno in cui concepire: sembra che il numero dei nati maschi sia maggiore quando il concepimento avviene nel periodo settembre-novembre e quello delle femmine nel periodo marzo-maggio.

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