26 marzo 2011

Bici e cambio storto: riparazione del forcellino

Può capitare di urtare il cambio della nostra bici e trovarselo piegato e quindi non più nella posizione ottimale. A seconda dell'entità del danno si potrà continuare a pedalare più o meno bene oppure non riuscire neanche a far girare la catena o la ruota posteriore, specialmente se il cambio urta o si incastra nei raggi. Spesso il danno riguarda il forcellino, interessando eventualmente anche le gabbiette.
SOLUZIONI AL PROBLEMA
Per rimettere le cose a posto viene spontaneo cercare di raddrizzare il cambio con la mano; così facendo si potrebbe però peggiorare la situazione, ad esempio deformare qualche vite o qualche perno, causando l'aumento del gioco fra più parti unite insieme, che invece dovrebbero restare ferme il più possibile; se ciò avviene nel punto di contatto tra il forcellino e il telaio, si rischia di danneggiare la filettatura delle eventuali viti (a seconda del tipo di cambio-telaio) di supporto o deformare le viti stesse (tuttavia, a volte, basta procedere così per risolvere il problema, stando però attenti a rimettere a posto ciò che serve, isolando le parti da raddrizzare).
Sarebbe allora meglio analizzare bene il problema. Nell'urto il forcellino consente di limitare i danni al cambio, assorbendo la sollecitazione al suo posto. Se la deformazione non è troppo pronunciata si può rimuovere il cambio, smontare (se possibile, dipende dal modello) il forcellino e raddrizzarlo. Non è indispensabile smontare la catena. Ovviamente è auspicabile avere tra le mani il solo forcellino, senza altre parti mobili attaccate. La procedura corretta prevede di utilizzare un attrezzo, la dima; nessuno vieta di fare diversamente, se non si ha la dima, ad esempio martellando con colpi secchi il forcellino su un supporto di acciaio coperto con un panno, tenendolo con una pinza le cui ganasce siano avvolte con un pezzo di panno per non graffiare il forcellino stesso. Tale escamotage è praticabile per piccole deformazioni del forcellino, che sono le più frequenti.

Per chi non ha dimestichezza in questo settore è meglio rivolgersi a chi ne capisce, per evitare di fare danni. Chi vuole cimentarsi in queste piccole riparazioni, può trovare molto più rapido e semplice fare da se, a volte bastano pochi minuti e si è pronti a uscire in bici (attenzione però al fatto che, più il forcellino è storto, più si rischia di spezzarlo o che si spezzi dopo la riparazione e senza preavviso; per deformazioni eccessive, meglio andare sul sicuro e sostituire il forcellino, costa poco e, spesso, non è necessario sostituire il cambio).

Nessun commento:

Posta un commento