25 aprile 2011

Effetti negativi del rumore sull'uomo

Attenzione al vostro udito... e non solo, visto che il rumore contribuisce all'insorgenza o all'aggravamento di disturbi che niente hanno a che vedere con le nostre orecchie.
Dal momento che deriviamo dalle scimmie, abbiamo ereditato un sistema, detto sistema reticolare, che utilizza i suoni o rumori per allertare l'organismo di un pericolo, per indurre un intervento, o per migliorare l'attività di caccia, inducendo ad intervenire di conseguenza.
Ma come? Ad esempio per mezzo di un overdose di adrenalina (ormone che tiene l'organismo pronto a reagire prontamente ad uno stimolo, migliorando i riflessi), zuccheri e grassi nel sangue. Ma anche comandando gli impulsi inviati ai muscoli, la pressione del sangue, il respiro, la frequenza cardiaca, la produzione di ormoni.
Da questo si capisce che il rumore può interferire con le funzioni vitali più disparate. L'eccesso di zuccheri e grassi nel sangue può influire sulle malattie cardiovascolari. Si possono avere ipertensione e frequenza cardiaca elevata. Oppure bassi livelli dell'ormone della crescita; o di cortisolo, da cui possono derivare disturbi di comportamento e instabilità psicologica. Non indifferenti sono i disturbi del sonno e delle capacità logico-cognitive, l'eccessiva stanchezza o sonnolenza, l'irascibilità.

Tutto ciò dipende sicuramente dalla capacità del soggetto di sopportare il rumore e dall'abitudine a subirne gli effetti, ma soprattutto dal tipo di rumore, improvviso e acuto o continuo, con conseguenze spavento o sopportazione passiva.
Ma non dimentichiamo i possibili danni per l'orecchio, che è l'organo preposto alla rilevazione dei suoni (il suono è un'onda che si propaga nell'aria o nell'acqua ma non nel vuoto, dove, invece, non si sentirebbe alcun suono!): chi non ha mai provato il classico stordimento in seguito ad un forte e improvviso rumore, come uno scoppio? quindi, attenzione, prima di tutto alle nostre orecchie, soggette a problemi che vanno da lievi riduzioni temporanee della capacità uditiva (ipoacusie) alla devastante perforazione del timpano.

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